Trattamento : Villaggio, Pensione Completa Info : Chiama per conoscere il prezzo a te riservato 320.4330390
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Gli ospiti del Grand Hotel President desiderano ampi spazi interni ed esterni, amano il mare più luminoso e pulito, sognano una natura incontaminata e luoghi ricchi di storia e di emozioni, cercano il massimo comfort e i servizi migliori per gli adulti e i bambini.

SPIAGGIA

Con accesso diretto dall’hotel, la nostra spiaggia privata è una distesa di sabbia sconfinata e tranquilla, raggiungibile con un ampio sottopassaggio di 80 m sicuro per grandi e piccini. Gli ombrelloni ben distanziati garantiscono la tua privacy, e il chiosco-bar prepara sfiziosi aperitivi e light lunch in riva al mare.

In più, il campo di beach volley ti promette svago e benessere, e i bambini si divertono nell’area giochi, tra dondoli, scivoli e altalene.

RISTORANTE

Aperto a tutti, raffinato e informale, il ristorante del Grand Hotel President ti propone una cucina che esalta i sapori, i profumi e i colori del Mediterraneo, fra tradizione e creatività. Anche i menu particolari sono gustosi e preparati con cura, per vegetariani, vegani, bambini, palati gluten-free e dairy-free.

Qui gli chef, sempre aggiornati, lavorano materie prime eccellenti, innanzi tutto il pesce fresco e gli ortaggi a km 0.

ANIMALI AMMESSI

Perchè lasciare a casa il tuo fedele amico mentre sei in vacanza?
Se prenoti qui da noi, puoi portarlo con te!
Nel nostro hotel gli ospiti con animali a seguito sono i benvenuti.
Sono ammessi animali di piccola e media taglia.

CAMERE

Camere con arredamento di linea semplice. Due letti separati che possono essere uniti oppure letto matrimoniale unico. Tutte le camere hanno il balcone ed alcune sono con vista piscina/montagna.

Accessoriate con frigobar, riscaldamento/area condizionata autonoma, WI-FI gratuito in camera ed in tutta la struttura, servizio sveglia, telefono diretto in camera/bagno, scrivania e TV LCD.

Bagno con doccia, asciugacapelli, prodotti da bagno inclusi, set di asciugamani in spugna.

Dotazioni:

  • Letto matrimoniale o 2 letti singoli in camera
  • Letto matrimoniale e 2/3 letti singoli nella sistemazione per 4/5 persone
  • Aria condizionata autonoma caldo/freddo
  • Wi-Fi
  • Tv LED
  • Cassetta di sicurezza
  • Free minibar
  • Servizio Lavanderia
  • Piccoli cani ammessi
  • Telefono-sveglia
  • Culla su richiesta
  • Doccia
  • Set cortesia
  • Phon

ESTETISTA E MASSAGGI

Un rifugio dove trovare se stessi ed un atmosfera che ti ridonerà equilibrio ed armonia. Scopri la piacevolezza dei nostri trattamenti, regalandoti un momento per allentare stress e tensione. Prova il confortevole abbraccio di un massaggio, e assapora momenti di puro relax.

PISCINA

Sospesa tra la terra e il cielo, la nostra piscina semiolimpionica è un immenso specchio di luce per lunghe nuotate e tuffi gioiosi. Il solarium attrezzato ti assicura il piacere dell’ozio o di una bella lettura nel tepore del sole, e il servizio bar ti coccola con freschi cocktail e spuntini golosi.

In più, nella piscina accanto a profondità ridotta, i bambini giocano in tutta sicurezza, sorvegliati e divertiti dallo staff del Miniclub.

PORTICATO

Un’area attrezzata e moderna a disposizione dei nostri ospiti che vogliono rilassarsi all’aperto.

SALA CONFERENZE

Disponiamo di un elegante e confortevole sala convegni.

La Sala climatizzata, dotata di Wi-Fi per la connessione ad internet, attrezzabile con tutte le più moderne apparecchiature audio-video, è adatta ad ospitare piccoli congressi, meetings, convention, corsi di formazione, conferenze stampa, presentazioni editoriali.

AMERICAN BAR

Sfoglia la carta dei cocktail e scegli il tuo preferito. L’American Bar è il posto perfetto per sorseggiare un aperitivo o per conversare piacevolmente dopo cena.

TREKKING E CULTURA

Sentieri a cura di Arturo Rocca:

La vallata del Torbido rivela uno dei suoi gioielli più preziosi: il torrente “Salino”. Caratterizzato dalla presenza di grandi massi granitici, ospita ontani maestosi che ombreggiano le sue limpide acque. Qui vengono a dissetarsi animali selvatici che scendono dalle montagne e talvolta è possibile intravedere le trote e il granchio di acqua dolce.

Risalendo s’incontra una radura dove un tempo gli scalpellini lavoravano la pietra granitica per fare gradini e portali per le case o macine per mulini e frantoi. Il sottobosco è ricco di erica e di vari tipi di felce, tra le quali la “Osmunda regalis”, specie non comune che si trova in Aspromonte.

Dopo l’ultima ansa del torrente appare la splendida cascata detta “Schioppo di Salino” che, scorrendo tra gole di roccia ferrosa, precipita con due salti e merita una particolare attenzione per le sue bellezze naturalistiche e la sua altezza (circa 50 mt.).

Il luogo è veramente incantevole, con rigogliose foreste di lecci, ornielli ed erica. Nella tradizione locale, la pianta di orniello è usata dai pastori per i collari delle bestie e per costruire utensili, mentre il leccio viene utilizzato come legna da ardere o come carbone. L’erica è molto richiesta per la sua radice (ciocco), da cui si ricavano pregiate pipe, mentre dal fusto vengono ritagliati grandi e caratteristici cucchiai.

Un tempo, nelle cascatelle, pozze e piccole anse formate dal torrente, le donne usavano lavare la biancheria. Nell’acqua, inoltre, venivano messi a macerare il lino e la ginestra che le abili mani delle tessitrici mammolesi trasformavano poi in pregiati manufatti. Ancora oggi a Mammola alcune donne utilizzano gli antichi telai per creare splendidi tappeti e copriletti con tinte e disegni della tradizione greca e bizantina.

Venite ad immergervi nelle acque e nella Storia della nostra terra di Calabria!

Fiumara Cortaglia e Vasalu da Conca - Antonimina:

Un pieno di emozioni ci attende al termine di questo viaggio scivolando nelle acque di una grande piscina naturale. Un’esperienza che ricorderemo per tutta la vita!

La nostra avventura inizia con un breve tragitto lungo i sentieri della valle.

Un tratto ripido della “strada i Coda” rasenta l’abitato di Antonimina, uno spettacolare paese di montagna con i suoi caratteristici edifici posizionati su diversi livelli. Possiamo imbatterci fin da subito in piante da frutto locali come fichi, fichi d’india, pergolati di vite, prugne e noci da gustare a maturazione.

Durante la salita intravediamo la fiumara con il suo corso che s’insinua tra strette gole. Giunti a valle proseguiamo in discesa camminando sulle pietre e superando limpide vasche d’acqua fresca da godere appieno con un bagno tonificante.

Nonostante la brevità del percorso il canyon è molto affascinante. Particolarmente suggestive alcune rocce modellate dall’acqua a forma di animali.

Questa passeggiata ci consente di saggiare la bellezza della Calabria dal punto di vista di un abitante invece che di un turista di passaggio. Sono luoghi in cui più camminiamo e più ci viene voglia di scoprire il territorio che ci circonda.

Abbiamo molte altre offerte, diversi tipi di trekking con vari livelli di difficoltà.

Tra le gole del Giurassico - Canolo:

Magari più di 100 milioni di anni fa sarebbe stato possibile! Oggi noi possiamo percorrere, come fa l’acqua piovana, un sentiero ricavato in una frattura tettonica del calcare del Giurassico che  dall’antico borgo di Canolo conduce alle alture di timpa Petto la quale domina, con la sua imponente mole,  l’intera vallata della fiumara Novito.

La roccia presenta evidenti erosioni dovute agli agenti atmosferici che la modellano in forme di spuntoni aguzzi e  “…sotto le stupende rocce scoscese è situata Canolo,…, una strada selvaggia che porta attraverso le montagne al lato occidentale della Calabria” (Edward Lear)

Situata come un nido di rapaci ci attende la grotta Zagaria, un antro dalla bocca enorme che c’inghiotte per condurci attraverso un lungo cunicolo ad un bellissimo antro con fioriture calcaree in stalattiti e stalagmiti.

Attenzione a non scivolare! Tornando sui propri passi è come essere uomini primitivi che escono dal rifugio sicuro per avvistare prede da cacciare. Da questa postazione su monte Giunchi possiamo ammirare le tre torri dolomitiche: la Latina, la Longobarda e la torre di Canolo, che dominano la vallata del torrente Pachina caratterizzato dagli enormi massi calcarei precipitati sul suo corso.

Monte Tre Pizzi di Notte:

Si chiama Monte S. Pietro ma è conosciuto comunemente come Monte Tre Pizzi per la conformazione in tre picchi rocciosi.

Anche non essendo alta montagna la cima (710 m s.l.m.) consente allo sguardo di spaziare dalla costa all’Aspromonte e tutta la passeggiata per raggiungerla è un affaccio costante sulla vallata della fiumara di Antonimina.

Camminando tra lecci e aceri montani, evidenti sono i segni della frequentazione del lupo, della volpe e del cinghiale e alzando gli occhi, non di rado, si possono osservare le evoluzioni di falchetti e poiane.

Giunti all’affaccio alla fine del sentiero oltre al meraviglioso panorama sono degni di nota I ruderi di una chiesetta bizantina (X-XI sec.) dedicata a S. Pietro e Paolo e frequentata nei giorni della novena, precedenti alla festa, fino agli anni ’60.

Emozionante di giorno quanto affascinante di notte. Rimane infatti un’esperienza unica assistere allo spettacolo delle stelle cadenti a S.Lorenzo!

Pietro Cappa e Rocche di San Pietro:

Escursione a Pietra Cappa, monolite più famoso in Calabria, detta anche “la Regina dell’Aspromonte!

Il luogo ha dato origine a molte leggende tra religione e superstizione; tra queste la più famosa è riportata dallo scrittore Francesco Perri nel suo libro “Emigranti”.

Tipica nel parco nazionale d’Aspromonte è la presenza delle “pietre”, grossi e grandi conglomerati rocciosi a cui il vento e l’acqua hanno dato forme particolari, meritando nomi altrettanto particolari come per la maestosa pietra Cappa situata sul versante orientale del parco, dove funge da confine tra i Comuni di Careri e San Luca.

Questo monolite sovrastante il paese di Natile Superiore è uno tra le rarità meglio conservate e presenti sul nostro territorio. Occupa circa 4 ettari di terreno e con i suoi 140m di altezza risulta il più grande d’Europa.

Pietra Cappa, pietra Castello, pietra Lunga, rocche di San Pietro, pietra Tonda e pietra Drione (‘Ndriuni) hanno fatto assegnare alla valle che le ospita il nome di Valle delle Grandi Pietre, raggiungibile attraverso sentieri in salita, tra eriche, lentisco, mirto, corbezzolo, castagno, lecci, cespugli di menta e di origano.

Rock Climbing - Dolomiti del Sud:

Nelle montagne del parco d’ Aspromonte, non più di 30 minuti di macchina da Siderno, le cime delle Dolomiti del sud attendono di essere scalate, percorse o solo ammirate. La vista di Canolo vecchio dalla cima delle torri di roccia è superba. Il maestoso paesaggio del fondovalle, consente di vedere attraverso foreste, canyons, valli di fiumi, immense pareti di roccia e piccoli e remoti villaggi con campi terrazzati, e via via fino al mar Jonio. Spettacolare!

Venite a camminare attraverso un ripido e stretto sentiero di montagna verso la cima o, se siete avventurosi, mettete alla prova le vostre mani nella scalata da principianti sulla roccia calcarea con cromature naturali conosciuta come “Pietra di Canolo”. Ma non fatevi ingannare, esiste anche una più larga e impegnativa cima per gli scalatori esperti.

Ci sono tre torri: Torre Latina, verso il mare, Torre di Canolo al centro e torre Longobarda verso la montagna; una delle torri minori è attrezzata e pronta per arrampicate con la corda e allenamenti. Un bel posto per passare un giorno rilassante o una rinvigorente scalata. Lascelta è vostra.

 

DA VISITARE

Torrente  Fermano e Terme - Galatro:

A Galatro vi è una vecchia stazione termale (150m ca. s.l.m.) oramai decadente, oggi sostituita da una più moderna struttura alberghiera dotata di grande piscina esterna e ambienti attrezzati per trattamenti termali.

Il Fermano è un corso d’acqua che si origina nelle serre vibonesi e presenta un andamento poco entusiasmante nella prima parte; al contrario, invece, quando si incunea nelle strette gole granitiche, assume un portamento irruento e selvaggio.

Il nostro percorso si addentra proprio nella gola stretta ed ombreggiata in cui cresce rigogliosa una flora composta prevalentemente da trachelium, dal delicato fiore violaceo nel periodo estivo, edere che si abbarbicano agli ontani creando veri e propri ponti verdi, digitale purpurea tanto bella quanto velenosa, eriche aggrappate alle pareti rocciose e qui e là alberature miste dall’olmo al frassino.

Lateralmente si nota la presenza di un vecchio sentiero attrezzato, ormai desueto, che nei suoi tratti ancora agibili consente di ammirare le prime pozze e cascatelle. Da un certo punto in poi diventa necessario confrontarsi con il letto della fiumara che impone sempre una certa prudenza ma amplifica la percezione della bellezza del luogo grazie ad un pizzico di adrenalina in più.

Proseguendo si giunge in corrispondenza di due cascate in rapida successione che offrono ristoro e allegria grazie a pozze di una certa profondità. Molto particolare la piccola grotta visitabile sotto l’ultima cascata che regala emozione e tranquillità allo stesso tempo.

Il flusso dell’acqua è regolato da una chiusa che alimenta una centrale elettrica a monte, questo ne determina alternanza di portata. Si rientra lungo lo stesso percorso concedendosi una piacevole sosta defaticante grazie al bagno caldo (circa 40°) in una vasca realizzata in pietra e sabbia che incanala l’acqua termale che sgorga naturalmente a quella temperatura dalla parete.

Fiumara Vacale Villaggio Cernatali - Cittanova:

La fiumara Vacale è considerata la spiaggia dei cittanovesi, infatti è molto frequentata d’estate ma anche nelle altre stagioni. Le famiglie utilizzano questo corso d’acqua per effettuare iI lavaggio delle coperte e della lana dei materassi, mettendole poi ad asciugare sui sassi.

L’escursione è interessante perchè oltre all’aspetto naturalistico e paesaggistico si possono ammirare una serie di antichi frantoi che sfruttavano la forza motrice dell’acqua per la molitura delle olive. Lungo il cammino vi sono molte pozze in cui è gradevole immergersi per ristorarsi dal caldo e dalla fatica. Suggestivi la grande briglia che la furia delle acque ha spaccato e Cernatali, piccolo borgo di pastori dove ha lavorato per molti anni un suonatore e costruttore di zampogne.

Il letto della fiumara è formato da ciottoli stondati dal precipitare continuo e trascinati dall’acqua, principalmente di colore bianco perchè costituiti in massima parte da granito. La vegetazione ripariale è prevalentemente composta da ontani ma si può ammirare una bellissima quercia da sughero posta proprio su una scoscesa rasente alla sponda destra della fiumara. Man mano che si risalgono le pendici, invece, domina la foresta di leccio con un sottobosco di eriche e felci.

Un vecchio sentiero riporta nei pressi dell’antica chiesetta di Santa Maria della Catena accanto cui è posta una pietra stadiale che indicava la distanza tra Locri Epizefiri e le colonie di Medma- Rosarno, Hipponion – Vibo Valentia e Metauro.

Mountain Biking - Monte campanaro 1:

Alle propaggini del Parco Nazionale dell’Aspromonte in Calabria a soli 4 km. da Gerace (centro storico monumentale) c’è un sentiero per mountain bike con scorci paesaggistici spettacolari. E’ quasi tutto in discesa su sterrata acciottolata.

Il percorso inizia nei pressi di una fontana che eroga una delle migliori acque sorgive di montagna. Riempite le vostre bottiglie e gustate questo luogo celestiale.

Il primo tratto in ghiaia attraversa un bosco di lecci e querce da sughero con vedute sull’ampia costa jonica e prosegue su una vecchia strada di montagna sconnessa, a tratti poco piu che un sentiero per effetto dell’erosione del terreno. La maestà delle rocce dona un senso di elevazione nel contrasto con l’azzurro del cielo aspromontano.

Che cosa ti serve

Essere in buone condizioni fisiche, una mountain bike adatta ai sentieri di montagna ed essere entusiasti di partecipare a questa spettacolare avventura. I sogni ad occhi aperti si avverano e durano una vita. C’è bisogno di dire di piu? Pensiamo di no. Giusto il tempo per salire a bordo per un’esperienza in Calabria da fare con la testa da calabrese.

Cascata Mundu - Galasia:

Questo sentiero di trekking verso le cascate di Mundu E Galasia comincia fin dal principio con un’immersione nella valle sottostante che ospita più di 7 cascate di varie grandezze e forme. Questa escursione ecciterà tutti ma fate attenzione… è come stare su un montascale per circa 3 ore! Ouch! Una vecchia mulattiera, attualmente usata per le mucche, procede a zig-zag lungo il fianco della montagna e attraversa la valle. Osservare varietà di muschi lussureggianti, coperture vegetali, felci, alberi e un’antica varietà di felce chiamata “Woodwardia radicans”, un fossile vivente dell’era terziaria che vive sulla parete rocciosa ed il fondovalle.

Dopo un po’ arriverete alle cascate Mundu, dopo il passaggio lungo uno stretto sentiero ricavato nella roccia sporgente con una balaustra di legno per sostenervi. Ripida, quasi verticale in alcuni punti, salirete lungo la riva dell’acqua. Qui vedrete 3 cascate, con laghetti per fare il bagno per coloro che saranno cosi avventurosi. Prendetevi il vostro tempo e fate delle pause per ammirare e sentire la fragranza della lussureggiante vegetazione di montagna, mentre il vostro cuore riposa un po’ e voi vi rinfrescate. In cima, la luce del sole che penetra attraverso la fitta boscaglia sembra diventare magica sul fondo della vallata.

Una vivace salita e poi una lunga discesa ed  in circa 30 minuti arriverete alla cascata Galasia. Un grande lago vittoriano attende solo il vostro corpo accaldato. Approfittatene e rinfrescatevi. La sensazione dell’acqua, grazie ai suoi minerali vi lascerà con una sensazione di morbido come la seta e di pulito. Godetevi la camminata e ritornate a fondovalle. Ve lo siete meritato.

Monte San Jeiunio - Circumnavigazione:

Non crederete ai vostri occhi! Panorami assolutamente stupefacenti e suggestivi vi attendono. Una volta giunti sul luogo, vi troverete nel Parco Nazionale dell’Aspromonte in Calabria. Appena arrivati al raduno del punto di partenza, riempite le vostre bottiglie d’acqua da una delle migliori sorgenti naturali della zona. Assaggerete la vellutata e liscia acqua fresca. Paradisiaco!

Il sentiero diventa immediatamente una salita semi-ripida mentre si sale verso la vetta del Monte San Jeiunio. Molti sono le occasioni per una sosta, scattare una foto, bere dell’acqua godendosi il panorama, riposare e parlare con i compagni escursionisti. Non abbiate fretta a raggiungere la cima della montagna, dai 30 ai 60 minuti secondo la velocità del passo. Caldo? Potrete fermarvi in una delle tante zone ombreggiate. Lungo il cammino si attraversa una sughereta che rimanda colori vivi tra il rosso e l’arancio per via del taglio della corteccia usata per farne tappi per bottiglie di vino o per preparare la capanna del presepe durante le feste natalizie. L’estrazione della corteccia non danneggia la pianta che provvede alla ricrescita in un ciclo decennale.

Molti particolari meritano di essere osservati lungo il cammino, varietà molteplici di piante spontanee e tra queste molte si possono mangiare. Alberi autoctoni come il leccio, varietà di quercia sempreverde con foglia lanceolata. Le capre al pascolo ma anche le mucche ed i cinghiali.

Passando dall’alto si scorge il vallone del lupo, osservate bene forse sarete fortunati ad avvistarne uno! Ricordi della natura e la bellezza dei paesaggi rimarranno con voi dopo questo viaggio. Godetevi la Calabria e la vostra giornata.

Monte San Jeiunio - Passeggiata Corto:

Non crederete ai vostri occhi! Panorami assolutamente stupefacenti e suggestivi vi attendono. Una volta giunti sul luogo, vi troverete nel Parco Nazionale dell’Aspromonte in Calabria. Appena arrivati al raduno del punto di partenza, riempite le vostre bottiglie d’acqua da una delle migliori sorgenti naturali della zona. Assaggerete la vellutata e liscia acqua fresca. Paradisiaco!

Il sentiero diventa immediatamente una salita semi-ripida mentre si sale verso la vetta del Monte San Jeiunio. Molti sono le occasioni per una sosta, scattare una foto, bere dell’acqua godendosi il panorama, riposare e parlare con i compagni escursionisti. Non abbiate fretta a raggiungere la cima della montagna, dai 30 ai 60 minuti secondo la velocità del passo. Caldo? Potrete fermarvi in una delle tante zone ombreggiate. Lungo il cammino si attraversa una sughereta che rimanda colori vivi tra il rosso e l’arancio per via del taglio della corteccia usata per farne tappi per bottiglie di vino o per preparare la capanna del presepe durante le feste natalizie. L’estrazione della corteccia non danneggia la pianta che provvede alla ricrescita in un ciclo decennale.

Molti particolari meritano di essere osservati lungo il cammino, varietà molteplici di piante spontanee e tra queste molte si possono mangiare. Alberi autoctoni come il leccio, varietà di quercia sempreverde con foglia lanceolata. Le capre al pascolo ma anche le mucche ed i cinghiali.

Cascata del marmarico - Bivongi:

Il nostro appuntamento di ripresa comincia guidando lungo la strada che passa per la citta di Bivongi conoscciuta per I suoi vini rossi eccellenti verso la cascata di Marmarico. La piu alta nell’Appennino meridionale a 114m. La proviene dal fiume Stiaro, nella valle di Folea, vicino a Bivongi.  Marmarico sono considerati una delle cascade piu belle d’Italia. La Calabria ha molto da offrire ai visitatori e agli amanti della natura, poiche le sue offerte sono molto diverse, sia all’aperto, sia in casa, nella storia dell’intrattenimento dei vini alimentary, nei mare, nei fiumi e nelle cascade e altro ancora.

Questa lunga tracola coinvolge una stretta strada di montagna sporca per passeggiare o forse percorrere in un veicolo a Quattro ruote lungo questa strada altamente esposta. All fine della strada si sbarca o si riposa come il tral comincia attraversando un ponte in cemento stretto esposto.

Da qui seguiamo il sentiero nella foresta lung oil sentiero dei fiumi verso le cascate. Quando le occasioni di balneazione nelle acque sono evidenti, ci permetteremo di indulgere. I minori materiali inferiori sono facilmente raggiungibili. Tuttavia, le piscine superiori fanno coraggio per passare lungo un percorso molto stretto e altamente esposoto di roccia che porta ad un piccolo ma veloce attraversamento dell’acqua. Un arrampicarsi sulla grossa roccia laterale ti porta alle offerte di acqua piu alte ai piedi della cascata. Solo I coraggiosi di cuore lo fanno di solito. 

San Giovanni di Gerace:

Si parte percorrendo una sterrata che si stacca dalla strada principale a circa 650 m s.l.m. in lieve discesa con ampie vedute sulla valle sottostante fino a raggiungere il corso della fiumara con le sue acque fresche e cristalline.

Da qui il Levadio offre dimostrazione di tutta la sua bellezza con una serie di cascate e pozze balneabili facilmente raggiungibili seguendo un sentiero attrezzato che risale il suo corso.

Sarà molto divertente arrampicarsi e superare le tante scalette e ponti di legno e pietra e i vari viottoli incisi nella roccia.

Il cammino offrirà la possibilità di ammirare le cascate “Fellare” e “Marasà” fino a raggiungere la “Schiavone”, una delle più belle che si trovano sul percorso ornato da una fitta piantagione di castagni. I vari monoliti di località Castellucci, di notevole effetto, si ergono alti e imponenti a strapiombo tra fitti lecceti, affascinanti monumenti naturali.

E ancora, proseguendo senza nessuna difficoltà, incantevole e affascinante si presenta dall’alto lo “schioppo” di località Scogli, tra una lussureggiante vegetazione di lecci che si alterna a formazioni di farnetto, roverella, ontano, castagno, faggio con la presenza sporadica di aceri montani, allori e pioppi tremoli.

Nei pressi della sorgente “Cannavarè” è situata un’edicola con la statua della Madonna di Lourdes, mentre, a qualche metro della roccia, sgorga in gran quantità l’acqua oligominerale. Il sito è attrezzato ad area di picnic con grandi tavoli e sedili in legno affiancati a diverse zone barbecue.

Trekking Allaro:

Il fiume Allaro, da molti individuato come l’antico Sagra, inizia il suo corso nel territorio di Fabrizia. Su questo fiume nel V sec. a.C. si combatté la battaglia tra 130.000 crotoniati e 10.000 locresi vinta da questi ultimi con l’aiuto dei Dioscuri (Castore e Polluce). Il corso della fiumara è caratterizzato da un enorme sperone roccioso su cui è costruito il monastero-romitorio di Sant’Ilarione, vicino alla grande briglia dove si formano una larga cascata e un laghetto in cui possiamo fare il bagno. Lungo il cammino incontriamo delle costruzioni caratteristiche: un vecchio mulino e un nucleo di case abbandonate chiamato borgo Pampiniti. Proseguendo possiamo osservare sulle alture le case di Salincriti.

Non esiste un vero e proprio sentiero, anche perché modificato in continuazione dagli enormi massi precipitati dalle pareti e trasportati dalla furia delle piene. Il percorso segue il greto del torrente, che in alcuni punti si stringe tanto da doverlo attraversare diverse volte. Ad uno dei tanti passaggi  incontriamo delle grandi pietre levigate, che sembrano delle vasche da bagno che meritano una piccola sosta.

Degna di nota la località detta “prisa”. Qui si allacciava l’acquedotto costruito dai monaci del romitorio di S. Ilarione, che  oggi versa in stato di abbandono per mancanza di manutenzione. La condotta si snoda per tutto il versante nord-est ed a 7,5 km. Dopo aver irrigato splendidi agrumeti e giardini strappati alla montagna, si getta nel vallone di Calatria, località di produzione di un ottimo vino.

Possiamo godere delle tante spiaggette che si formano quando l’acqua si ritira. Ad un certo punto il percorso diventa più impegnativo con uno spettacolare panorama contraddistinto da caratteristiche rocce a picco di colore bianco che costeggiano il fiume e da enormi massi sui quali scorre impetuosa l’acqua  il cui corso continuerà a stringersi fino a diventare uno stretto varco tra le gole di granito levigato da secoli d’acqua e detriti.

Agnana: Natura. Terme e Grotte:

Questo viaggio a piedi inizia sulle colline sopra Siderno Superiore e sotto Agnana, in prossimità della fonte di Acqua Termale (Salso-Iodica), in una terra di uliveti e campi. Agnana è un piccolo villaggio di montagna con case a schiera che si affaccia sul mare Jonio.

Respiriamo l’aria fresca mentre andiamo lentamente dalla stazione termale lungo l’antica strada che conduce in salita verso il paese, costeggiando campi di ulivi, alberi di fico, vigne e giardini.

La città lascia il posto al sentiero che porta alle grotte. Qui ci fermiamo sotto l’ombra degli alberi per un gustoso picnic. Dopo la sosta scopriremo le antiche rocce stratificate, visibili accanto al sentiero, indicanti che in passato qui la terra era sommersa. All’interno della grotta possiamo vedere gli strati di roccia, carbonio e sabbia con evidenti segni di presenza di animali marini (fossili).

Risaliamo la zona delle grotte per poi ridiscendere verso Agnana. Mentre camminiamo lungo le stradine e le vie che conducono alla piazza centrale, abbiamo la possibilità di osservare una casa costruita direttamente sulla roccia. La piazza ospita una fontana da cui sgorga l’acqua proveniente da sorgenti di montagna, dove possiamo dissetarci e rinfrescarci o, se preferiamo, gustare un buon caffè o uno snack presso il bar del posto.

Tranquillità e relax dopo una meravigliosa passeggiata!

 

 

 

 

 
Reception H24Reception H24     Wi-FiWi-Fi     ParcheggioParcheggio 
 
PiscinaPiscina     Servizio SpiaggiaServizio Spiaggia     BarBar 
   
RistoranteRistorante          SpaSpa
 
 
  • Camere Ampie
  •  Aeroporto di Santa Eufemia 72 Km
  •  Stazione FS Mandatoriccio 35 Km
  •  Spiaggia 30 m
  • Animali Ammessi
  •  
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